Diffusione della geotermia in Italia
Dall’inizio del Novecento l’Italia sfrutta il calore della Terra per produrre energia elettrica tramite la realizzazione di centrali elettriche geotermiche capaci di sfruttare la forza del vapore.
In Italia la produzione di energia elettrica dalla geotermia è fortemente concentrata in Toscana (Pisa, Siena e Grosseto). I giacimenti naturali di vapore in Toscana producono ogni anno oltre 14,4 PJ di elettricità nelle sole centrali toscane di Larderello (Pisa) e di Radicondoli (Siena).
A Larderello si trova il primo impianto geotermico costruito al mondo: i primi esperimenti del Principe Piero Ginori-Conti risalgono al 1904 dove, per la prima volta, l’energia prodotta da quell’impianto permise di accendere quattro lampadine. Gli impianti di Larderello hanno un’origine datata ben prima della metà dell’Ottocento. I vapori provenienti dal sottosuolo erano una valida alternativa alle innovative macchine a vapore industriali dell’epoca e avevano il pregio di non utilizzare il costoso carbone per alimentare le caldaie. Questo era un vantaggio che non passò inosservato agli imprenditori toscani del primo Novecento.
La produzione di energia elettrica dalla geotermia è una tradizione toscana che arriva fino ai nostri giorni e che pone la regione Toscana ai primi posti dello sfruttamento dell’energia rinnovabile dalla geotermia. Non è un caso che proprio a Larderello si trovi un museo dedicato al vapore.
Ad oggi in Toscana sono presenti più di 30 centrali elettriche alimentate dal fluido endogeno prelevato direttamente dal sottosuolo mediante pozzi del tutto simili a quelli per il petrolio, lo sviluppo ed il miglioramento di queste centrali è continuo ed incessante, recenti studi sull’assetto delle turbine hanno consentito di migliorare notevolmente il rendimento di molti gruppi.
Tutte le centrali presenti nelle aree geotermiche toscane, sono dotate di efficienti impianti di abbattimento dei gas presenti insieme al vapore (in particolar modo idrogeno solforato), che nonostante fossero ampiamente sotto i limiti di legge vengono ugualmente abbattuti per mantenere più alta possibile la qualità dell’aria.
Nella valle del Cornia è da poco stato avviato il primo impianto al mondo ad unire due fonti rinnovabili, ovvero geotermia e biomasse, in quest’area infatti era già presente una centrale geotermica da 20 MW che, causa la costruzione di nuovi impianti, non aveva più sufficiente vapore per produrre a pieno della sua potenza, è stato così riutilizzato lo stabile di una centrale dismessa adiacente a quella ancora in funzione, per costruire una caldaia alimentata a cippato, che surriscalda il vapore prima di immetterlo nella centrale già attiva, aumentando così la produzione per più di 6 MW.
Tipologia delle sorgenti geotermiche
Le sorgenti geotermiche si possono dividere in tre tipologie:
- sorgenti idrotermiche: la sorgente si trova a profondità non eccessive (1000–2000 m) e a seconda della pressione può essere classificata come sorgente geotermica a vapore o ad acqua dominante
- sorgenti geopressurizzate: la sorgente si trova a profondità maggiori (3000–10000 m) e l’acqua ivi contenuta è a pressioni elevate (1000 atm) e ad una temperatura di 160 °C
- sorgenti petrotermiche: la sorgente si trova a profondità maggiori rispetto alle precedenti ed è composta da rocce calde (senza acqua). Circa l’85% delle risorse geotermiche sono di questo tipo ma sono anche di difficile sfruttamento proprio per l’assenza dell’acqua.
Definizione
L’energia geotermica è l’energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sui principi della geotermia ovvero sullo sfruttamento del calore naturale della Terra (gradiente geotermico) dovuto all’energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi quali l’uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all’interno della Terra (nucleo, mantello e crosta terrestre).
L’energia geotermica fu utilizzata per la prima volta per la produzione di elettricità il 4 luglio 1904. Accadde in Italia, ad opera del principe Piero Ginori Conti, il quale sperimentò il primo generatore geotermico a Larderello, in Toscana, in seguito furono create delle vere e proprie centrali geotermiche. Grazie alla peculiarità della geotermia, questa energia può essere utilizzata sia come fonte di energia elettrica che come fonte di calore, secondo il processo della cogenerazione. L’energia geotermica è dunque usata anche per la produzione di energia termica (calore e acqua calda).
L’energia geotermica costituisce oggi meno dell’1% della produzione mondiale di energia. Tuttavia, uno studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology afferma che la potenziale energia geotermica contenuta sul nostro pianeta si aggira attorno ai 12.600.000 ZJ e che con le attuali tecnologie sarebbe possibile utilizzarne “solo” 2000 ZJ. Tuttavia, poiché il consumo mondiale di energia ammonta a un totale di 0,5 ZJ all’anno, con il solo geotermico, secondo lo studio del MIT, si potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico planetario con sola energia pulita per i prossimi 4000 anni rendendo quindi inutile qualsiasi altra fonte non rinnovabile attualmente utilizzata.ulteriori
Fonte e ulteriori dettagli: https://www.wikiwand.com/it/Energia_geotermica
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